iOS5 in 120 secondi più iCloud

Non potevo non parlare dell’ultimo keynote di Apple….

Apro il post con una doppia negazione per cercare di sottolineare (anche se chi mi conosce, sa bene come la penso) l’attenzione con cui seguo ogni evoluzione nel mondo Apple e soprattutto l’introduzione di nuovi software e nuovi device. Ultimamente intorno ad ogni keynote si generano delle aspettative incredibili e si spera sempre nell’uscita di novità che cambieranno il futuro del mondo, per cui vorrei che si esagerasse con il tifo e i trionfalismi (ma anche no?).

Apple è una azienda che produce tecnologia come tante altre, ma è ovvio che ormai non si può più considerare una azienda tra tante. Le metriche che Steve Jobs mostra all’inizio della presentazione sono assolutamente strabilianti e certificano la creazione di un network di utenti davvero sconfinato, che ha completamente rotto gli argini della piccola nicchia di mercato a cui Apple faceva riferimento fino a qualche anno fa.

Nel video che ho postato c’è il riassunto di tutte le novità principali che sono state presentate al WWDC ’11 a San Francisco. Vorrei fare qualche riflessione su queste novità, ma soprattutto sull’introduzione di iOS5 e iCloud, perchè per quanto riguarda il nuovo sistema operativo “Lion” credo che non ci sia nessuna novità eclatante, se non qualche nuova funzione come l’autosave e il resume che sicuramente sono interessanti, ma non hanno certo la portata mediatica delle altre novità presentate.

Partiamo da iOS5. Le novità principali su cui voglio porre l’attenzione sono tre anzi quattro: iMessage, Notification Center e PC Free, per arrivare ad iCloud.

iMessage

iMessage è un sistema di messaggistica SMS e MMS che farà transitare i dati dai server di Apple e non più dai provider telefonici, per cui sarà sufficiente essere connessi ad internet con il WiFi o il 3G per poter chattare e scambiarsi foto e video con i propri amici, senza dover pagare nessun costo aggiuntivo. Questa nuova concezione della messaggistica farà felici milioni e milioni di utenti che risparmieranno tanti soldi, ma allo stesso tempo getterà nello sconforto tutti gli sviluppatori di applicazioni simili (da cui, è palese, Apple si è ispirata) come WhatsApp, Viber, i vari instant message software ecc…, ma soprattutto farà infuriare le compagnie telefoniche a cui letteralmente viene tolto l’osso di bocca! Infatti gli SMS sono in assoluto uno dei servizi telefonici più remunerativi perchè a fronte di un costo di vendita di 10/15 centesimi per SMS, le compagnie telefoniche spendono mediamente 1/miliardesimo di euro per erogare il servizio, quindi il margine di guadagno è praticamente il 100%. Visto che penso sia impossibile che le compagnie telefoniche possano bloccare questa funzione (come per esempio ha fatto Vodafone con Skype, bloccando il traffico Voip), probabilemente opteranno per un aumento delle tariffe di abbonamento… tra qualche mese sapremo se ho ragione o torto…

Notification Center

Il centro delle notifiche è stato palesemente copiato da Android, anche la gesture per accedervi è identica al sistema operativo di Google. Credo non sia stata una scelta casuale; infatti il notification center era una delle feature che mancava ad Apple e contemporaneamente veniva cavalcata dai fan di Android come una funzione nettamente superiore all’OS di Cupertino. 1 a 1 palla al centro!

PC Free

Altra novità molto rilevante, a mio modo di vedere, è l’introduzione della possibilità di aggiornare il proprio telefono direttamente tramite Wi-Fi. Questa funzione tecnicamente parlando è una vera banalità e se Apple non l’aveva introdotta fino ad oggi è stato per una pura scelta strategica e certamente non un obbligo tecnologico.

Per spiegare questo cambio di rotta, azzardo una teoria che però mi sembra possa avere un fondamento. Se fino all’era pre-iPad, i telefonini di Apple sono stati un grande volano per la vendita di computer fissi e portatili targati Mac, oggi le cose sono profondamente diverse. Molti utenti non hanno bisogno di un pc “completo” per l’uso che ne fanno in ambito domestico, dato che tutti a lavoro abbiamo un computer con cui lavorare o perlomeno un portatile su cui tenere tutti i file che ci servono, a casa non abbiamo grandi necessità se non quella di leggere la posta elettronica, navigare su internet e usare i social networks; per tutte queste cose un iPad è più che sufficiente e molto più comodo in termini di peso, usabilità e velocità. Sono convinto che device come iPad e tablet vari abbiano sostituito in molti casi il PC personale o “da casa”, quindi è impensabile tenere un computer solo per poterci attaccare il telefonino e sincronizzare i propri dati. Da qui la necessità di introdurre la possibilità di aggiornare il telefono in Wi-Fi e soprattutto quella di introdurre un sistema che possa memorizzare tutto quello che ci serve online senza bisogno di avere un computer personale su cui tenere tutti questi dati, ecco che arriviamo al sistema iCloud.

iCloud

ICloud non è altro che MobileMe con un vestito nuovo. iCloud è un sistema che permette di memorizzare dati personali come rubrica, contatti, email, foto… direttamente online e poi pushare i dati verso tutti i dispositivi connessi alla “nuvola” come computer, telefonini e tablet. MobileMe non ha mai avuto un grande successo per due motivi: il mercato ancora non era pronto per un prodotto del genere perchè mancavano i device e anche la necessità di usare un sistema così strutturato, ma soprattutto era a pagamento! iCloud oggi dispone può contare su una schiera di device molto più avanzati (iPhone 4 e iPad 2) che hanno molte più funzioni, possono registrare filmati in alta definizione e offrono tantissimi servizi per la condivisione dei dati, inoltre l’iscrizione alla “nuvola” di Apple sarà gratuita.

Solo il tempo e gli utenti potranno darmi ragione o torto, ma credo che le ultime novità introdotte dall’azienda di Cupertino siano molto più rivoluzionarie di quanto ci possiamo immaginare in questo momento e avranno lo stesso effetto ritardato, ma con un impatto a livello globale come è successo con molti altri prodotti della mela.

[tube]http://www.youtube.com/watch?v=WvLbBF5uGKc[/tube]

L’universo dei Social Media

E’ da un po’ di tempo che non scrivo sul blog, il problema purtroppo non sono gli argomenti, ma il tempo necessario per mettersi a scrivere qualcosa che abbia un senso!

Oggi vorrei dire qualcosa in merito all’universo dei social media, che ovviamente include i social networks, ma anche servizi di comunicazione di massa come telefonia Voip e servizi mail online. Farò alcune riflessioni prendendo spunto da una bellissima infografica che ho trovato online sul blog di questa web agency JESS3

In questa infografica (aggiornata a Maggio 2011) ci sono tutti i principali attori della rete divisi in base al numero di utenti iscritti e subito troviamo la prima sorpresa: io ero convinto fosse Facebook a primeggiare in questa graduatoria, mentre invece è Skype ad avere il numero di utenti maggiore… adesso si spiega più chiaramente anche l’interesse e poi il successivo acquisto da parte di Microsoft del più diffuso servizio Voip del pianeta.

Al terzo posto troviamo QZone, che devo ammettere la mia ignoranza, non avevo mai sentito nominare se non distrattamente in qualche news e dopo ricerche più approfondite ho appurato che si tratta di un social networks simile a Facebook, ma con grande diffusone in Oriente e in particolare in Cina. In effetti gli ideogrammi, spesso mi scoraggiano dal visitare un sito internet!

Quarta e quinta piazza per i due servizi di mail online più conosciuti: Hotmail (che personalmente detesto) e Yahoo Mail. Entrambe queste realtà sono partite come servizi per creare account mail, poi con il tempo e il numero crescente di utenti sono diventati dei veri e propri social networks offrendo servizi di messaggistica istantanea (vedi MSN Messenger), micro-blogging, web space e tanto altro. Anche Hotmail fa capo a Microsoft e soprattutto l’azienda di Redmond spinge i propri utenti a scaricare un pacchetto che chiama Windows Live al cui interno ci sono una serie di software per lavorare online come un editor di testo, un gestore per le foto e altri ammenicoli; l’unico servizio che stanno provando a lanciare da ormai qualche anno (con pessimi risultati) è un sistema di telefonia Voip ed ecco un altro motivo per cui, a mio modo di vedere, Microsoft era molto interessata a Skype. Non mi meraviglierebbe vedere a breve i servizi Live Messenger integrati in Skype o viceversa.

Sesta piazza per uno dei miei social network preferiti, anzi forse il mio preferito: Twitter. Per farvi capire come la penso su questo social network cito una frase che ho letto proprio in mezzo al mio wall, ma non ricordo di chi sia (mi perdonerà): “Su Facebook racconti cazzate con gente che conosci, mentre su Twitter sei sincero con gente che non hai mai visto!“. 140 battute di solo testo è una sfida a non essere banale. I LOVE TWITTER!

Poi abbiamo GMail al settimo posto e al momento credo sia il miglior servizio di posta online gratuito disponibile! Google ha investito molto su questo progetto e ormai si può affermare tranquillamente che un client di posta come GMail è equivalente se non superiore ai client di posta classici come Outlook, Mail, Thunderbird e via dicendo, con la differenza che la posta di BigG è un servizio web…. sticazzi!

Andando avanti possiamo trovare altre reti sociali che contano comunque milioni di utenti, ma mi vorrei soffermare sulle ultime posizioni dove iniziano ad avanzare i social network che si basano sulla geolocalizzazione per cui è necessario avere un dispositivo mobile per accedervi come Google Latitude, Foursquare e GoWalla. Come si vede anche dal grafico il 100% degli utenti vi accede in mobilità a questi social networks perchè si basano sui check-in che gli utenti fanno nei luoghi in cui si trovano. Sono sicuro che i numeri di questi networks è destinato a salire molto velocemente soprattutto quello di Foursquare, che personalmente uso molto, trovo divertente la competizione a punti settimanale con i propri amici, la possibilità di recensire luoghi di ogni tipo e di inserire “cose da fare” nei posti in cui si è stati. Ancora la diffusione di queste applicazioni non è nemmeno paragonabile ai numeri di Facebook o Skype, ma certamente arriveranno presto alla cosiddetta massa critica!

Per il lavoro che faccio e per il mio rapporto con la tecnologia non posso far altro che tifare per i social networks e per la loro diffusione, che a mio parere sono il primo step verso il web 3.0!

Google Web Fonts

Voglio spendere due parole su Google Web Fonts che a mio avviso sarà un’altra piccola rivoluzione del copywriting sul web e darà, a designer e progettisti, la possibilità di spaziare su set di caratteri molto più ampi evitando i soliti font triti e ritriti usati per creare siti web.

Utilizzare i web fonts di Big-G sui propri siti web è davvero molto semplice perchè basta utilizzare le API messe a disposizione degli sviluppatori a questo link.

Ecco un semplice esempio di codice HTML per capire quanto sia semplice utilizzare questo tool:

<html>
  <head>
    <link rel="stylesheet" type="text/css" href="http://fonts.googleapis.com/css?family=Tangerine">
    <style>
      body {
        font-family: 'Tangerine', serif;
        font-size: 48px;
      }
    </style>
  </head>
  <body>
    <h1>Making the Web Beautiful!</h1>
  </body>
</html>

Sorge spontanea una domanda… ma pensarci prima no?????

😀