SimpleNetworks = Digital Innovation

Dopo 8 anni dalla nascita di SimpleNetworks è arrivato il momento di rinnovare (anzi innovare) il nostro brand aziendale.

Il nuovo sito è solo la punta dell’iceberg del lavoro che abbiamo fatto al nostro interno e tutto il processo creativo è partito dalla semplice analisi di quello che siamo adesso: una agenzia che sviluppa progetti di innovazione digitale.

Non è stato difficile capire cosa dovevamo fare per riprogettare il nostro logo e la nostra immagine aziendale: ci è bastato guardare le persone che oggi fanno parte del nostro team.

SimpleNetworks è, prima di tutto, una splendida miscela di PERSONE. Diverse tra loro, con sensibilità differenti. Persone con competenze creative che lavorano fianco a fianco ad altre persone con profili puramente tecnici.

Per questo motivo avevamo la necessità di lasciare le nostre amate bolle (ndr quelle del vecchio logo) per trovare qualcosa che riuscisse ad identificare meglio quello che siamo oggi: un cervello (o un cuore se preferite) che si divide in due emisferi fortemente connessi tra loro: quello creativo e quello tecnico.

Da questa connessione e soprattutto da questo mix di capacità, nasce la DIGITAL INNOVATION.

Siamo in momento storico in cui la fusione delle capacità creative con quelle tecniche è sempre più importante e sempre più pervasiva nei progetti che richiedono i clienti. Oggi l’innovazione passa inevitabilmente sia da un processo creativo sia da uno sviluppo tecnico; non si può più ragionare a compartimenti stagni e non si può più pensare che un prodotto “bello” (o un servizio) possa essere poco funzionale e un prodotto funzionale possa essere “poco bello”. Per questo motivo, il nostro team deve crescere su entrambe i fronti e le nostre capacità (come i nostri strumenti) si devono adattare velocemente ad un mondo che cambia e alle nuove richieste del mercato, per creare progetti sempre più innovativi e sempre al passo con lo stato dell’arte delle tecnologie.

L’innovazione digitale è stata (e lo è tutt’ora) una forza dirompente e incredibile. Non ha solo modificato il modo di lavorare delle aziende, ma ha profondamente cambiato gli scenari in cui si sviluppano le idee e i progetti. Governare i processi di innovazione digitale e sfruttarli al massimo per i nostri clienti, è uno dei nostri obiettivi aziendali ed è ormai (di fatto) il nostro credo.

L’innovazione digitale è “unstoppable”, non ci si può più nascondere e non ci si può più arroccare dietro al “abbiamo sempre fatto così”. Capire come la digitalizzazione possa migliorare i processi, creare opportunità e velocizzare i flussi informativi, è diventata la discriminante tra il successo o il fallimento. Per questo vogliamo che la nostra anima digital e la nostra anima innovativa siano più che mai interconnesse e preminenti da diventare la nostra mission aziendale.

L’unica vera consapevolezza che abbiamo raggiunto in tutti questi anni di lavoro è solo una: non è mai troppo presto o troppo tardi per innovare!

Google says your site should be “responsive”

Avere un sito con grafica responsive, significa avere una pagina web che può essere visualizzata da ogni tipo di device senza compromettere la leggibilità o tagliare informazioni.

Dopo quasi un anno di silenzio, rieccomi sul blog!! E ci voleva Google per ricordarmi che: “il tuo sito dovrebbe essere responsive”.

Non potevo lasciar passare tutto questo tempo e non fare un ritorno in grande stile, per cui ho deciso di dare una rinfrescata alla grafica del blog per renderlo davvero “responsive”.

Probabilmente vi state chiedendo che tipo di parolaccia sia… In realtà si tratta di una parola che piace moltissimo ai designer di siti web in questi ultimi tempi e senza la quale diventa sempre più difficile proporre ad un cliente la grafica per il proprio sito internet.

Avere un sito con grafica responsive, significa avere una pagina web che può essere visualizzata da ogni tipo di device senza compromettere la leggibilità o tagliare informazioni. Per ogni tipologia di device intendo smartphone e tablet, che poi tradotto in soldoni significa iPhone e iPad.

Inoltre la visualizzazione deve essere uguale e coerente con ogni tipologia di browser e sistema operativo sul mercato, quindi se vedete delle scritte tipo “sito ottimizzato per Internet Explorer” oppure “visualizzazione consigliata 1024×768”, sappiate che state guardando qualcosa di vecchio e obsolescente.

Oggi come oggi se vuoi avere un sito davvero “cool”, non puoi prescindere da una accattivante grafica responsive! Quindi il mio blog poteva essere da meno??? In realtà era visibile anche prima su smartphone, ma utilizzavo un plugin di wordpress (WP Touch ndr) che fa egregiamente il suo lavoro, ma graficamente parlando è davvero agghicciante (cit. Antonio Conte by Maurizio Crozza).

Spero vi piaccia la nuova grafica ispirata allo stile Apple. Giusto per non farci mancare niente!

La morte degli SMS e la rinascita della grammatica!?

Da qualche tempo non scrivo più sul blog: non per mancanza di ispirazione sia chiaro, ma per mancanza di tempo (unico bene non acquistabile aggiungerei)…

Oggi leggendo un articolo di 5 anni fa sull’iPhone, la mia mente ha fatto strane connessioni e la conseguenza diretta delle mie congetture è questo post sulla morte degli SMS o Short Message Service se volete…

Vi starete chiedendo cosa c’entri l’iPhone con la morte degli SMS, per il momento mi verrebbe da dire che l’iPhone c’entra sempre! A onor del vero non è la prima volta che tratto questo argomento, anche se in passato l’ho fatto in maniera più blanda, quando ho scritto questo post su iOS 5.

In realtà connettere la diffusione degli smartphone alla morte del servizio SMS non è uno sforzo particolarmente grande e non richiede conoscenze da analista, ma di sicuro rappresenta la fine di un’epoca in cui si era obbligati a scrivere tutto in 160 caratteri con conseguente fiorire di espressioni abbreviati di ogni genere, che non voglio nemmeno elencare.

iPhone e tutti gli smartphone targati Android, ormai nelle mani di tutti, hanno portato ad una diffusione più che significativa di una serie di programmi alternativi alla messaggistica classica, che offrono molte caratteristiche in più, ma direi una su tutte: sono GRATUITI!

Forse ho esagerato: non sono gratuiti in senso assoluto, ma sfruttano la connessione dati per accedere su Internet bypassando i server del vostro provider, per cui anzichè pagare una somma di denaro ogni SMS, vi basterà avere una connessione dati 3G disponibile o una rete Wi-Fi a cui collegarvi.

Lo scenario che si delinea è molto chiaro: si cerca di limitare al minimo l’uso degli SMS classici (limitati, limitanti e supercostosi se si considera il prezzo per bit trasferito) in favore di servizi “gratuiti” che offrono molte più opzioni come: nessun limite di caratteri, possibilità di allegare al messaggio contenuti multimediali come immagini, suoni e anche la posizione geografica.

Quando penso a questi servizi, mi vieni in mente la prima schermata del mio iPhone da cui posso accedere alle varie app che offrono questo tipo di servizio: WhatsApp, iMessage, Viber, Skype e poi ci metterei per completezza anche Facebook e Twitter.

WhatsApp è sicuramente il primo servizio nato con questo obiettivo e di conseguenza è anche il più utilizzato; offre tantissime funzioni interessanti come la chat di gruppo e i messaggi in broadcast, oltre a tutte le funzionalità di base. Inoltre è sviluppato per tutte le piattaforme mobili principali sul mercato (tranne Windows Phone AHAHAH): iOS, Android, Blackberry e Symbian. Personalemente pensavo che l’avvento di iMessage targato Apple avrebbe attenuato la diffusione di questa app, ma mi sbagliavo perchè, anche a livello personale, utilizzo ancora molto di più WhatsApp rispetto ad iMessage.

iMessage è un servizio di messaggistica copiato dalla Apple in lungo e in largo da WhatsApp, con la differenza sostanziale che può essere utilizzato solo tra dispositivi Apple, quindi iPhone, iPad e iPod Touch. Credo che una grossa spinta a questo servizio verrà data dall’uscita dell’applicazione Messages che adesso è in Beta, ma uscirà sulla nuova versione di OS X andando a sostituire la vecchia applicazione iChat. Messages permette di scambiare messaggi con l’applicazione iMessage dei dispositivi mobili quindi si potranno mandare SMS anche dal proprio Mac verso cellulare e tablet Apple. Solo il tempo mi saprà dire se avrò ragione o meno!

Viber è un servizio, che oltre alla messaggistica, offre la possibilità di effettuare chiamate vocali o VoiceOverIP tramite la connessione 3G, il servizio è davvero molto accattivante, ma personalmente ho trovato sempre grosse difficoltà di utilizzo a causa della scarsa qualità delle chiamate: frequenti interruzioni, molto ritardo sulla voce dell’interlocutore e cose simili. Quando devo fare delle chiamate vocali preferisco usare il buon vecchio Skype che funziona meravigliosamente, una volta sono pure riuscito a partecipare ad una conversazione con 4 interlocutori dalla mia connessione 3G #soddisfazionidanerd

Last but non least: Facebook e Twitter. Questi due social networks stanno rivoluzionando il modo di comunicare e la possibilità di accedervi in mobilità con la stessa qualità rispetto all’accesso tramite personal computer è stato un traino fondamentale alla diffusione di queste applicazioni. Una diretta conseguenza di questo fenomeno è che molte conversazioni via SMS si sono trasferite nella sezione Messaggi di Facebook o direttamente sulla tweetlist di Twitter. Per cui non toglierei queste due tecnologie dagli SMS killer.

Vorrei chiudere il post proseguendo il mio ragionamento per induzione: se gli SMS hanno rovinato intere generazioni di ragazzi che ormai si sono dimenticati della grammatica italiana e dell’analisi logica, a forza di comprimere i propri pensieri in 160 caratteri; adesso che non ci sono più limitazioni da questo punto di vista e la libertà espressiva può tornare ad essere quella delle lettere scritta a mano, ci sarà anche una rinascita della lingua italiana e dei suoi bellissimi (e ormai dimenticati) segni di interpunzione???

Colonna sonora del post: Puddle of Mudd – Gimme Shelter (Cover)