La morte degli SMS e la rinascita della grammatica!?

Da qualche tempo non scrivo più sul blog: non per mancanza di ispirazione sia chiaro, ma per mancanza di tempo (unico bene non acquistabile aggiungerei)…

Oggi leggendo un articolo di 5 anni fa sull’iPhone, la mia mente ha fatto strane connessioni e la conseguenza diretta delle mie congetture è questo post sulla morte degli SMS o Short Message Service se volete…

Vi starete chiedendo cosa c’entri l’iPhone con la morte degli SMS, per il momento mi verrebbe da dire che l’iPhone c’entra sempre! A onor del vero non è la prima volta che tratto questo argomento, anche se in passato l’ho fatto in maniera più blanda, quando ho scritto questo post su iOS 5.

In realtà connettere la diffusione degli smartphone alla morte del servizio SMS non è uno sforzo particolarmente grande e non richiede conoscenze da analista, ma di sicuro rappresenta la fine di un’epoca in cui si era obbligati a scrivere tutto in 160 caratteri con conseguente fiorire di espressioni abbreviati di ogni genere, che non voglio nemmeno elencare.

iPhone e tutti gli smartphone targati Android, ormai nelle mani di tutti, hanno portato ad una diffusione più che significativa di una serie di programmi alternativi alla messaggistica classica, che offrono molte caratteristiche in più, ma direi una su tutte: sono GRATUITI!

Forse ho esagerato: non sono gratuiti in senso assoluto, ma sfruttano la connessione dati per accedere su Internet bypassando i server del vostro provider, per cui anzichè pagare una somma di denaro ogni SMS, vi basterà avere una connessione dati 3G disponibile o una rete Wi-Fi a cui collegarvi.

Lo scenario che si delinea è molto chiaro: si cerca di limitare al minimo l’uso degli SMS classici (limitati, limitanti e supercostosi se si considera il prezzo per bit trasferito) in favore di servizi “gratuiti” che offrono molte più opzioni come: nessun limite di caratteri, possibilità di allegare al messaggio contenuti multimediali come immagini, suoni e anche la posizione geografica.

Quando penso a questi servizi, mi vieni in mente la prima schermata del mio iPhone da cui posso accedere alle varie app che offrono questo tipo di servizio: WhatsApp, iMessage, Viber, Skype e poi ci metterei per completezza anche Facebook e Twitter.

WhatsApp è sicuramente il primo servizio nato con questo obiettivo e di conseguenza è anche il più utilizzato; offre tantissime funzioni interessanti come la chat di gruppo e i messaggi in broadcast, oltre a tutte le funzionalità di base. Inoltre è sviluppato per tutte le piattaforme mobili principali sul mercato (tranne Windows Phone AHAHAH): iOS, Android, Blackberry e Symbian. Personalemente pensavo che l’avvento di iMessage targato Apple avrebbe attenuato la diffusione di questa app, ma mi sbagliavo perchè, anche a livello personale, utilizzo ancora molto di più WhatsApp rispetto ad iMessage.

iMessage è un servizio di messaggistica copiato dalla Apple in lungo e in largo da WhatsApp, con la differenza sostanziale che può essere utilizzato solo tra dispositivi Apple, quindi iPhone, iPad e iPod Touch. Credo che una grossa spinta a questo servizio verrà data dall’uscita dell’applicazione Messages che adesso è in Beta, ma uscirà sulla nuova versione di OS X andando a sostituire la vecchia applicazione iChat. Messages permette di scambiare messaggi con l’applicazione iMessage dei dispositivi mobili quindi si potranno mandare SMS anche dal proprio Mac verso cellulare e tablet Apple. Solo il tempo mi saprà dire se avrò ragione o meno!

Viber è un servizio, che oltre alla messaggistica, offre la possibilità di effettuare chiamate vocali o VoiceOverIP tramite la connessione 3G, il servizio è davvero molto accattivante, ma personalmente ho trovato sempre grosse difficoltà di utilizzo a causa della scarsa qualità delle chiamate: frequenti interruzioni, molto ritardo sulla voce dell’interlocutore e cose simili. Quando devo fare delle chiamate vocali preferisco usare il buon vecchio Skype che funziona meravigliosamente, una volta sono pure riuscito a partecipare ad una conversazione con 4 interlocutori dalla mia connessione 3G #soddisfazionidanerd

Last but non least: Facebook e Twitter. Questi due social networks stanno rivoluzionando il modo di comunicare e la possibilità di accedervi in mobilità con la stessa qualità rispetto all’accesso tramite personal computer è stato un traino fondamentale alla diffusione di queste applicazioni. Una diretta conseguenza di questo fenomeno è che molte conversazioni via SMS si sono trasferite nella sezione Messaggi di Facebook o direttamente sulla tweetlist di Twitter. Per cui non toglierei queste due tecnologie dagli SMS killer.

Vorrei chiudere il post proseguendo il mio ragionamento per induzione: se gli SMS hanno rovinato intere generazioni di ragazzi che ormai si sono dimenticati della grammatica italiana e dell’analisi logica, a forza di comprimere i propri pensieri in 160 caratteri; adesso che non ci sono più limitazioni da questo punto di vista e la libertà espressiva può tornare ad essere quella delle lettere scritta a mano, ci sarà anche una rinascita della lingua italiana e dei suoi bellissimi (e ormai dimenticati) segni di interpunzione???

Colonna sonora del post: Puddle of Mudd – Gimme Shelter (Cover)

Giornata iPhone5

Oggi è in programma uno dei keynote più attesi di Apple: la presentazione dell’iPhone5. Dopo mesi di attesa, indiscrezioni, proclami e il rincorrersi di rumors a volte veri e a volte molto falsi, finalmente ci siamo.

Oggi è in programma uno dei keynote più attesi di Apple: la presentazione dell’iPhone5. Dopo mesi di attesa, indiscrezioni, proclami e il rincorrersi di rumors a volte veri e a volte molto falsi, finalmente ci siamo.

Alle 18.oo (ora italiana) calerà il sipario sul nuovo iPhone5 (si spera) e altre novità che ormai stanno bollendo in pentola anche da troppo tempo.

Questo sarà anche il primo keynote non guidato da Steve Jobs, che (come tutti sanno) ha lasciato la guida dell’azienda, ma dubito fortemente che non si farà vedere, anzi mi aspetto una sorta di passaggio di consegne tra lui e il nuovo CEO Tim Cook.

Vi invito a leggere il mio post su MondoLibero, dove faccio qualche pronostico sulle novità dell’iPhone5.

[highlight]Ma soprattutto vi aspetto alle ore 18 sulla pagina facebook di MondoLibero, dove commenterò in diretta tutte le novità del keynote![/highlight]

 

Freaks! (una web serie tutta italiana)

In linea di massima mi ritengo un appassionato di serie tv, ho seguito e seguo tutt’ora diverse TV series, praticamente tutte made in USA. Mi piace guardarle in lingua originale corredate da sottotitoli in italiano (in qualche raro caso mi spingo fino ai sottotitoli in inglese, purtroppo il mio inglese ancora non mi permette di godermi la complessità dei dialoghi o l’ironia delle battute senza poterle leggere).

Preferisco serie TV dove ci sia una narrazione continua e il filo della storia non si esaurisca ad ogni singola puntata, per questo non mi piacciono molto le serie poliziesce tipo CSI (che è fatto benissimo e definirlo un telefilm è altamente riduttivo), Numbers, Criminal Minds, Lie to Me, ecc., ma preferisco seguire delle storie più o meno complesse che siano caratterizzate dall’evoluzione dei personaggi e dal loro intreccio con le vicende narrate. Uno dei miei preferiti è Dexter (a cui prima o poi dedicherò un post sul blog), che trovo geniale per la caratterizzazione del protagonista e con una storia a dir poco avvincente.

Oggi, però, non voglio parlare della mia passione per i telefilm, ma di una web serie che ho scoperto qualche giorno fa. Si chiama Freaks! ed è una serie prodotta completamente in Italia da ragazzi italiani (più precisamente romani) che è fruibile solamente via web dal canale youtube dedicato.

Gli episodi durano dai dieci ai venti minuti, sono molto brevi e si possono guardare in qualsiasi momento della giornata, scelta che trovo molto intelligente per una web serie, per cercare di attrarre visitatori anche durante una pausa di lavoro o in contesti che non siano il divano di casa. A mio parere il telefilm è fatto tecnicamente molto bene, la regia e la fotografia sono di ottimo livello anche in rapporto ai mezzi a disposizione, che sicuramente non sono quelli delle serie americane. Ho guardato la serie in HD su youtube e devo dire che il risultato visivo finale è di tutto rispetto, se poi consideriamo la “monnezza” che ci propone la televisione italiana a livello di telefilm… beh… si potrebbe quasi parlare di capolavoro!

Nella trama si possono ritrovare molte serie americane (citate anche in maniera esplicita) tipo Lost, Heroes, Fringe, Flash Forward, Supernatural, ecc. e la caratterizzazione dei personaggi trovo che sia, tutto sommato, abbastanza equilibrata e con buone prospettive per sviluppare un bell’intreccio narrativo.

Per quanto inutile, il mio giudizio su questa web serie è davvero positivo. Sono un instancabile amante delle idee nuove e di tutto ciò che unisce la novità, l’innovazione, le idee e il low budget, perchè rimango convinto che non sia sempre necessario spendere tanto denaro per fare produzioni di alto livello, ma a volte basta anche solo un buon mix di persone e idee per realizzare progetti di ottima qualità. Senza dimenticare che questi ragazzi operano in Italia, dove (per definizione) nuove idee e nuovi talenti faticano ad emergere e farsi conoscere al grande pubblico!

Come inizia la storia?

5 ragazzi che non si conoscono tra loro e improvvisamente rimangono vittime di un blackout, per cui dovranno capire cosa è successo e soprattutto cosa li unisce. Guardatevi il pilot…