Kevin Spacey? Caparezza?

Oggi ascoltando l’ultimo disco di Caparezza, mi sono imbattuto anche sul pezzo dedicato a Kevin Spacey.

Le considerazioni, che mi sono sorte spontanee, sono state più di una, ma andiamo con ordine!

Prima di tutto Caparezza è veramente un genio: ha una capacità di giocare con le parole davvero incredibile e ci sono molte sfumature dei testi che non possono essere colte al primo ascolto. Queste “perle” nascoste nel testo mi ricordano terribilmente la genialità che si ritrova sovente nei pezzi di Elio e le storie tese (altro gruppo che adoro). Il solo fatto di ricordarmi Elio, garantisce a Caparezza parecchi benefit nella mia collezione musicale, che aumentano ulteriormente grazie alle collaborazioni con il mitico, unico e ineguagliabile Pino Scotto.

“Il sogno eretico” è davvero un disco molto interessante che consiglio a tutti di ascoltare, anche se non siete dei fan del genere (come me del resto). Con gli artisti italiani possiamo anche fare delle considerazione che esulino dal puro gusto musicale e melodico; infatti l’abilità di combinare parole per realizzare testi, mi ha sempre colpito parecchio, forse a causa della quantità industriale di ascolti di De Andrè presenti nel mio background musciale.

Ma non voglio divagare troppo, perchè il focus del post voleva essere sul pezzo di Caparezza dedicato a Kevin Spacey. Premetto che la canzone svela i finali e i colpi di scena di parecchi film famosi, quindi potreste bruciarvi parecchie visioni, se (a differenza mia) non avete già visto quasi tutte le pellicole citate.

Non so per quale motivo Caparezza, abbia scelto Kevin Spacey (non credo a caso), ma sposo questa decisione con grande entusiasmo per molti motivi. Ritengo Kevin Spacey uno degli attori più eclettici della scena cinematografica, è stato nel cast di un sacco di film che reputo dei capolavori, sia come protagonista che come personaggio secondario vedi I Soliti Sospetti, Seven, American Beauty, The Big Kahuna passando per Austin Power, The life of David Gale fino ad arrivare a 21 e L’uomo che fissa le capre.

La gamma di personaggi e ruoli che ha ricoperto è davvero ampia e molto varia, ma credo che il filo conduttore della sua recitazione sia proprio l’eccletticità con cui riesce ad intepretare con estrema naturalezza ogni tipo di ruolo e dare un imprinting unico ad ogni personaggio anche se è in un ruolo secondario o marginale. Non so bene come definire una caratteristica precisa di questo attore, ma trovo che non sia mai banale e questo è più che sufficiente per farmi apprezzare molto i suoi lavori. Segue uno spezzone di Seven, che penso sia un capolavoro assoluto della cinematografia americana e in cui Kevin Spacey ci delizia con questo monologo davvero niente male…

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Espiro pace dai polmoni

L’altro giorno (navigando senza una meta precisa su YouTube) mi sono imbattuto in questa canzone che, sebbene esuli di parecchio dai miei ascolti soliti, mi è entrata subito sotto pelle! Forse non sono un “metallaro integralista” (cit.) come pensavo di essere…

Il primo approccio è stato il titolo: “Metto fiori nei cannoni”, che può sembrare assai scontato, ma se considerate che questo pezzo è datato Giugno 2010, non si può certo dire che non sia attuale. “L’Italia è una nazione che ripudia la guerra” non è mai abbastanza chiaro come concetto e ogni giorno dobbiamo assorbire e metabolizzare scene di guerriglia di cui personalmente farei a meno; per questo credo tutti gli inni alla pace non siano mai sufficienti, se poi vengono proposti con chiavi di lettura moderne e molto diverse dai soliti pezzi melodici strappa lacrime (vedi “il mio nome è mai più”)… ben venga!!!

Io amo le idee nuove in qualsiasi ambito; tutto ciò che è nuovo e, al tempo stesso, semplice lo trovo geniale e degno di essere raccontato. Il videoclip di questa canzone, secondo me, è davvero ben fatto e sicuramente è stato realizzato con un budget davvero basso, per cui ritorniamo sempre al concetto per cui l’idea prevale sui soldi e sugli effetti speciali; si possono fare cose bellissime con un’idea semplice!

La clip di questa canzone è stata montata per permettere anche a persone non udenti di capire le parole e seguire la musica, una sorta di traduzione simultanea; il testo penso sia volutamente semplice per facilitarne la rappresentazione in gesti e credo che il risultato sia di tutto rispetto; il pezzo è assolutamente orecchiabile e non capisco perchè non sia diventato un tormentone! Ad ogni modo credo che questi progetti siano il modo migliore per sollevare/ricordare i veri problemi sociali come il rapporto con le persone portatrici di handicap. In Italia dobbiamo fare ancora tanta strada, ma questo video è un bel passo avanti nel modo di trattare queste problematiche.

SimonRice2K11 – Le Pagelle

Ieri sera è stata scritta un’altra pagina da ricordare targata Bellaria Basket!

Questa volta il campo di gioco era molto diverso dal solito, ma di sicuro non privo di insidie ed avversari agguerriti. Il pre-partita lasciava pochi dubbi sull’importanza di questo appuntamento, la tensione era già palpabile da una settimana, tutti concentrati su un unico obiettivo: arrivare al massimo della forma per l’evento di ieri sera.

Alla cronaca della serata verrà applicato un gigantesco OMISSIS, per passare direttamente alle considerazioni post-gara e poi alle pagelle.

Che dire… Il Bellaria Basket stravince ancora, fin dalle prime battute non si lascia intimidire dalle difficoltà, studia il campo di gioco e i punti deboli degli avversari, poi il motore si scalda e i meccanismi perfettamente oleati di una squadra che, ormai, si conosce a memoria, iniziano a girare sempre più velocemente. Ed ecco che viene fuori il solito Bellaria cinico e spietato quando l’avversario inizia a scoprire il fianco sugli attacchi bianco-blu.

Il motto della serata è stato: NESSUN PRIGIONIERO! Ancora una volta, se per caso ce ne fosse ancora bisogno, il Bellaria si conferma perfetto sotto ogni punto di vista e porta casa il bottino pieno.

Ecco le pagelle della serata.

PELO 8: il capitano è una sicurezza, gestisce con una calma invidiabile ogni tipo di situazione, anche quelle più scabrose! Mai sopra le righe. Tiene la squadra per mano e risponde sempre presente quando i compagni lo cercano. ESEMPIO

THE MAD 6: mostra buona volontà e voglia di fare, ma poi si perde per strada facendo forse per colpa della sua ancora giovane età. I compagni fanno di tutto per aiutarlo, ma l’inesperienza gli gioca un brutto scherzo. IMMATURO

JACK SENIOR 7,5: rientra dopo un lungo infortunio, la forma fisica precaria lo limita, ma il talento è quello di sempre! Si fa carico di responsabilità importanti e non si tira indietro quando la tensione sale alle stelle. SICUREZZA

FRANK 7,5: forse molti lo definiscono l’uomo delle retrovie, ma anche se la sua presenza sembra di secondo piano, si fa trovare pronto e preparato nella gestione di ogni situazione, anche e, soprattutto, in quelle che richiedono più il suo fosforo che i suoi muscoli. IMPECCABILE

RANDELLI 8: il solito cagnaccio, morde le caviglie degli avversari e come al solito sforna prestazioni ad altissimo contenuto energetico, quando la squadra gli chiede uno sforzo ulteriore per il pressing, fa vedere di cosa è capace. ASFISIANTE

CALO 8: prestazione importante anche per il giocatore più duttile della squadra, riesce a sdoppiarsi in due ruoli senza nessuna difficoltà, quasi come se avesse un alter ego pronto ad aiutarlo nelle situazioni più difficili, difende in maniera magistrale e attacca con raziocinio, purtroppo accusa un po’ di stanchezza nel finale, ma trova sempre il modo per sorprendere gli avversari. PAOLO

VALE 8,5: giocatore così talentuoso da essere quasi incomprensibile ai più, quando tutti lo aspettano, lui risponde con una prestazione da vero marziano, sfonderando delle “chicche” di purissimo talento; ogni sua singola giocata “vale” il prezzo del biglietto! GENIO

DONDA 9: si contende il titolo di MVP con K, una serata di grazia! Tutti si aspettano grandi cose da lui, ma di certo non una prestazione del genere: impeccabile sotto ogni punto di vista; si fa carico della leadership della squadra: è il primo ad “alzare il volume della radio” e l’ultimo a lasciare il campo di gioco. PERFETTO

K 9: MVP pari merito con Donda. Anche lui è uno più attesi e di certo non delude le aspettative. Ha bisogno di stimoli forti per accendere l’interruttore e mostrare di cosa sia capace, ma quando arrivano le vibrazioni giuste sono solo dolori e ferite da ricucire per gli avversari! Quando va in trans agonistica, nemmeno la no-fly zone è sufficiente per fermare i bombardamenti. INCENDIARIO

RAIS 9: questa era decisamente la sua serata e ci arriva in uno stato di forma smagliante, come il suo sorriso. Non impallidisce davanti a niente, tutti i tentativi di metterlo al tappeto finiscono per essere dei fallimenti clamorosi. Per non parlare delle sue abilità di uomo d’area: non teme nessun tipo di contatto fisico ravvicinato, il suo rilascio morbido lo aiuta in più di una occasione… se la cava sempre egregiamente grazie ad un talento sconfinato. MONUMENTALE